Il libro “Su due piedi”

Quelle che vedete in basso in anteprima sono la copertina con il testo di quarta e i vari paratesti (li trovate anche in fondo a questo post) di “Su due piedi” e la fascetta che annuncia la preziosa introduzione di Wu Ming 2, un testo molto intenso e tutt’altro che di circostanza che si interroga sul rapporto tra cammino e narrazione approfondendo alcune delle domande che pongo nel libro.

Il libro esce per Rubbettino, nella collana “Viaggio in Calabria”, che raccoglie le storie e i diari dei viaggiatori storici nella regione, da Alexandre Dumas a Giorgio Bocca passando per Norman Douglas e Alberto Savinio.

Si tratta di una bella edizione, rilegata con sovracoperta, eppure costa soltanto 7.90 euro. Un motivo in più per non lasciarselo sfuggire. A brevissimo qualche news sulle prime presentazioni, una specie di warm-up in attesa dell’uscita “ufficiale” del volume.

 

Ecco il testo della quarta di copertina:

“Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest.  Poi scende  fino allo Stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto d’Aspromonte, tra i fantasmi della ‘ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne.

Con la globalizzazione le categorie di ‘centro’ e ‘periferia’ hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell’inchiesta, il reportage e la fiction.  È un viaggio, inoltre, che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all’opposto, come un’Arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall’interno, con la forza del racconto”.

“Giuliano Santoro (1976) è giornalista professionista. Vive a Roma. È cresciuto a Cosenza. È stato concepito a Praga, dove poi è andato nel 2000 a contestare un vertice dell’Organizzazione mondiale del commercio. Appena può va a passeggiare a Brooklyn, dove è stato per la prima volta a raccontare l’elezione di Obama per il settimanale Carta. A Carta, per dieci anni si è occupato di cultura, politica e società. È coautore del saggio ‘L’alba degli zombie’. Collabora con diversi quotidiani e riviste. Questo libro è nato e cresciuto, e continua a vivere  sul blog www.suduepiedi.net”.

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One Response to Il libro “Su due piedi”

  1. rocco dicono:

    ciao giuliano- un inboccallupo dunque per il libro – sono andato già in libreria e mi hanno detto che ancora disponibile ..Intanto ti devo segnalare di una iniziativa di Giacchino Criaco e altri , rivolta agli scrittori , che penso ti interesserà. I particolari puoi vederli nel giornale on-lain “la riviera” di oggi domenica 20 – rocco

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